Pino Procopio, nato Giuseppe Antonio Procopio, (Guardavalle, 16 giugno 1954), è un pittore, scultore e illustratore italiano esponente del figurativismo. Studi artistici iniziati al Liceo artistico di Catanzaro, ma ultimatisi a Roma, dove, nel 1982, si laurea in Architettura all’Università “La Sapienza”.
Dipinge accadimenti di vita quotidiana, rendendoli surreali, con figure fantastiche e deformate, come riflesse da specchi convessi. Nelle mitologie, descrive e racconta degli dei greci, le loro debolezze, gli amori, i conflitti, le passioni, gli inganni e i tradimenti.
Gli animali, come anche il mare, sono una costante nelle sue opere, non tanto per la rappresentazione in se, ma per denunciare la sofferenza in questo momento storico.
La sua calligrafia artistica, sia che si tratti di dipinti, sia in scultura, si può definire come nuova figurazione della corrente “primitivismo“.
Nel dipingere preferisce la velocità del colore acrilico, spesse volte sovrapponendolo su fondi di tele emulsionate con immagini di fumetti o di oggetti inerenti al tema dell’ opera stessa.
Le sculture sono realizzate con materiale di recupero ed anche con fusioni in bronzo policromo. La tecnica di riproduzione grafica che predilige è la calcografia.